Food trend: quali sono le novità del 2022 e cosa cercano gli utenti su Google?

Chi lavora nell’ufficio marketing e comunicazione di un’azienda food, probabilmente sa quanto sia utile avere un blog aziendale. Oltre a nutrire la brand awareness, un progetto editoriale ci permette di intercettare le ricerche che gli utenti fanno su Google, potendo così migliorare la nostra offerta di prodotti, servizi e informazioni, sempre più in linea con i desiderata dei visitatori online. Perché questo sia possibile però è necessario:

  • che il blog (o magazine) e i suoi contenuti siano “seo friendly”, presupposto di base se vogliamo che il nostro articolo si posizioni bene sulle serp di Google e diventi la risposta” alle domande degli utenti;
  • che gli argomenti trattati siano realmente utili per i lettori.

A poco servono infatti i “blog-diario” autoreferenziali, che raccontano l’azienda, i suoi servizi e le sue iniziative, ma che non corrispondono agli interessi dei nostri potenziali clienti.

food blogCostruire un buon piano editoriale però non è facile: tuttavia, esistono degli strumenti che facilitano notevolmente il nostro lavoro e che ci permettono di capire cosa cercano gli utenti che navigano sul web. Facendo tesoro delle “rivelazioni” dei nostri tool e di ricerche di settore, proviamo a analizzare i food trend del 2022.

Food trend: quanto è importante monitorare il mercato

È vero che siamo quel che mangiamo, ma è ancor più vero che nel dirottare i consumi alimentari le aziende possono giocare un ruolo importante, da un lato orientando il mercato, dall’altro, studiandolo e assecondandolo: l’innovazione dei prodotti, infatti, si ispira alle abitudini dei consumatori, ai cambiamenti in atto, e rispecchia spesso l’evoluzione della società.

Chi gestisce un progetto editoriale in ambito food, come Noetica fa con Il Giornale del Cibo, non dovrebbe mai trascurare questo aspetto, e dovrebbe tenere gli occhi puntati sulle novità in arrivo, perché le tendenze di mercato anticipano spesso le esigenze dei consumatori, e ci dicono quello che i tool di ricerca non sono ancora in grado di dirci. 

Dunque partiamo proprio da qui, e vediamo quali sono le tendenze del 2022 secondo la grande distribuzione.

Food trend 2022 secondo Whole Foods Market

drink-analcoliciLa prima considerazione che possiamo fare è che la pandemia ha reso chiaro come l’attenzione alla sostenibilità, all’origine degli alimenti e alla salute, non è più un trend, una moda del momento, ma un orientamento consapevole sul quale una gran parte dei consumatori non è disposta a fare passi indietro. Le persone scelgono prodotti capaci di offrire un valore aggiunto, che si tratti di una proprietà salutare, di un metodo di coltivazione, o di un’innovazione tecnologica. 

Rispetto a queste tendenze, Whole Foods Market, società americana della GDO, da poco acquisita da Amazon, ha presentato il suo settimo rapporto annuale che individua i trend alimentari, con focus sul mercato statunitense, ma con proiezioni a livello globale. Nella top 10 dei food trend 2022 troviamo:

  • Agricoltura urbana, prodotti iperlocali da coltivazioni fuori suolo 
  • Yuzu, l’agrume d’Oriente
  • Dieta reducetariana
  • Il fiore d’Ibisco come ingrediente per creme e bevande
  • Drink analcolici
  • Grani perenni che rispettano e aiutano l’ambiente
  • Snack salutari ai semi di girasole
  • Moringa, il superfood contro la stanchezza
  • Bevande frizzanti con aggiunta di prebiotici e probiotici
  • Curcuma in ogni prodotto

Il punto di riferimento di questa ricerca sono gli States, sarà così anche in Europa e, nello specifico, in Italia?

Cos’è cambiato con la pandemia: tra climatariani e flexitariani vince l’ambiente

A raccontarcelo è il Rapporto Coop 2021 pubblicato lo scorso autunno, redatto dall’Ufficio Studi di Ancc-Coop (Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori) con il contributo scientifico di Nomisma, il supporto di analisi di Nielsen e la collaborazione di Gfk, Gs1-Osservatorio Immagino, Iri Information Resources, Mediobanca Ufficio Studi, Npd, Crif, Tetra Pak Italia.

Per Il Giornale del Cibo abbiamo intervistato Valentina Quaglietti, project manager di Nomisma e team leader nella cura del progetto, secondo la quale “la società è già cambiata e dopo lo stress test ha reagito rivedendo le abitudini e anche i valori prioritari”. Il 40% degli italiani individua l’attenzione all’ambiente come di primaria importanza e 10 milioni di concittadini sono pronti a rivoluzionare la propria quotidianità e ricercare la sostenibilità nella vita di tutti i giorni, a partire dalla scelta dei prodotti da acquistare. Le parole chiave che indicano la direzione che prenderanno le scelte degli italiani nei prossimi mesi e anni sono, ancora una volta, #territorio, #sostenibilità, #tradizione, ma anche #innovazione.

alimenti-vegetali

Infatti se nel 2020, all’inizio della pandemia, si è assistito a un approccio al cibo “come rifugio”, per cui la tendenza era l’emotional eating, che ci ha spinti a mangiare troppo e in maniera non bilanciata, l’ultimo Rapporto Coop ci dice che nel 2021 gli italiani hanno aumentato il consumo di frutta e verdura e di cibo di qualità, come testimoniano anche gli stili alimentari più diffusi emersi nell’indagine. Il 29% degli italiani si riconosce nella Dieta Mediterranea, mentre il 53% si sente sperimentatore di più stili, il 18% si identifica nel biologico e il 15% si definisce climatariano, poiché cerca di acquistare prodotti locali e biologici, per ridurre il proprio impatto ambientale. Infine, il 13% sta riducendo il consumo di carne, mentre il 7% è flexitariano, quindi ha rinunciato alla carne (ma non al pesce). Se a questo si aggiunge il dato sui vegani, ormai un milione e mezzo in Italia, e la curiosità trasversale verso i prodotti plant-based, è facile capire come il trend del food in Italia sia rappresentato dal carrello green, che ha registrato 10 miliardi di euro di vendite. 

E rispetto al cibo del futuro? Il Rapporto Coop 2021 ci restituisce un’immagine di italiani sperimentatori e aperti alle novità: 33 milioni infatti pensano che nel 2030 le tavole saranno totalmente diverse, soprattutto a causa del cambiamento climatico, ma anche grazie allo sviluppo tecnologico. Tra i primi cibi che gli italiani hanno indicato tra quelli che si aspettano di mangiare tra 10 anni troviamo:

  • alimenti vegetali con sapore di carne
  • cibi a base di alghe
  • alimenti a base di farine di insetti 
  • carne coltivata in vitro. 

Insomma, la tavola del futuro sarà sostenibile e tech!

Tendenze a tavola: cosa cercano gli utenti su Google?

ricerche-google

Fatte queste premesse, non ci resta che chiedere a Google se le tendenze di cui abbiamo parlato coincidono con le richieste degli utenti in Italia, ed esplorare i volumi di ricerca (lo strumento che utilizziamo è SeoZoom) inerenti alle tipologie di prodotti alimentari sostenibili, intendendo questo termine nella sua declinazione ambientale, ma anche in quella etica e relativa alla salute. 

L’agricoltura urbana, con 140 ricerche mensili, è il più bel trend che ci si potesse aspettare, non pensate? A fargli da eco troviamo “orti urbani”, cercata ogni mese da 1.600 persone (e con Roma, Milano, Torino e Bologna tra le città in testa per i progetti più cliccati), insieme a un forte e crescente interesse per il mondo delle colture fuori suolo, dell’acquaponica, dell’idroponica, degli orti verticali… Insomma, se la transizione ecologica deve tradursi in azioni concrete, se è vero che nel 2050 saremo in 10 miliardi di persone, di cui più della metà concentrate nelle città e che la produzione agricola attuale non basterà a soddisfare le esigenze nutrizionali di tutti, ben venga che i centri urbani siano la risposta e che siano ripensati per essere il centro delle nostre attività, compreso un nuovo modo, iperlocale e sostenibile, di fare agricoltura

Riprendendo l’elenco dei food trend 2022 individuati da Whole Foods Market, vediamo che se moringa e curcuma sono due certezze ormai da tempo, con migliaia di ricerche mensili su proprietà, coltivazione, utilizzo per té e bevande, ma anche ad esempio, “come usare la curcuma in cucina” cercato da 170 persone al mese e “moringa per dimagrire” kw inserita da 260 italiani al mese, i nostri connazionali non sembrano interessati al fiore d’ibisco come ingrediente, al reducetarianesimo e agli snack ai semi di girasole. Tuttavia, il filone del mangiare sano trova conferma in 50 persone al mese che cercano “proprietà ibisco” e 1300 al mese che cercano “semi di girasole proprietà”. 

I “drink analcolici” spopolano anche alle nostre latitudini, con 590 ricerche mensili, più diverse correlate per ricette per drink analcolici da fare a casa, sicuramente un segno dei tempi. 50 italiani al mese cercano sia “yuzu giapponese” sia “yuzu dove comprare”, per cui le potenzialità di questo fresco agrume sono molto promettenti. C’è però da chiedersi se sia un acquisto davvero sostenibile… assisteremo come per l’avocado alla nascita di una filiera equa e biologica tutta Made in Italy? 

E a proposito di filiera, tra i grani resistenti, selezionati e che promettono una vera rivoluzione in agricoltura, proteggendo il suolo dall’erosione e contribuendo a sfamare il pianeta, troviamo il thinopyrum intermedium. Si tratta di un simil-grano perenne di cui si sta sentendo molto parlare soprattutto negli Stati Uniti, dove è conosciuto con il marchio commerciale Kernza®, citato anche nel rapporto di Whole Foods Market, di proprietà di The Land Institute, un’organizzazione non-profit che per prima lo ha studiato, cogliendone le potenzialità e i vantaggi per l’ambiente. Su SeoZoom tutto tace, così come per la carne coltivata in vitro (con un volume di ricerca minore di 10), vedremo nei prossimi anni se si tratta di soluzioni reali o di un fuoco di paglia… 
Dubbio che non ci sfiora, invece, rispetto alla crescita di vegetariani e vegani: basti pensare che 18.100 italiani al mese cercano “dieta vegana” su Google, interessati a trovare informazioni su “come si fa”, “ricette”, “cosa comprare”, “cosa mangiare” e “esempi”. 

Non ci resta che sbirciare i volumi di ricerca dei cibi del futuro: siamo davvero pronti a mangiare insetti e alghe?

Insetti, alghe e cibi da laboratorio: dentro al carrello dei novel food

Mentre si affaccia timidamente una ricerca per la kw “hamburger vegano al sapore di carne” (volume minore di 10), per il più generico “alimenti vegetali” troviamo un volume di 140 ricerche mensili, ancora più interessante se si allarga lo sguardo alle prime correlate, che ci mostrano un grande interesse per il mercato healthy.

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Per “alghe alimentari” troviamo un volume di 90 ricerche al mese, con anche una correlata a volume 0, papabile per i trend del futuro, ovvero “alghe alimentari ricette”: insomma, c’è dell’interesse (in potenza!). Scavando più a fondo vediamo che se i tempi non sembrano essere ancora maturi per i cibi a base di alghe, c’è già chi cerca (e non da oggi) l’«alga spirulina» (6.600 persone al mese), insieme alle sue proprietà (480 persone al mese). 

E gli insetti? La keyword “farina di insetti” ha un volume di ricerca di 320, con alcune correlate di nicchia che riguardano tre mostri sacri della cultura gastronomica italiana:

volume-farina-di-insetti

Gli insetti più gettonati sembrano essere i grilli, con “farina di grillo”, che raggiunge ben 480 ricerche mensili, non sappiamo se per reale interesse o per curiosità. Meno attrattiva, invece, è la “farina di baco da seta”, che si ferma a una media di 20 ricerche mensili. Certamente con l’approvazione di maggio 2021 da parte degli Stati membri dell’UE di una proposta della Commissione Europea per autorizzare il commercio delle larve gialle delle tarme della farina – Tenebrio molitor – ad uso alimentare, il futuro è definitivamente arrivato nel piatto. Il fatto che le start-up italiane ci credano (per dirla con le parole di un articolo di Wired Italia sul tema) e stiano aumentando le aziende di bachicoltura e di allevamento di grilli e cavallette ad uso alimentare, fanno pensare che si stia andando nella direzione di una dieta proteica, ma vegetale, (anche) a base di insetti, con tutti i dubbi e i quesiti, anche di natura etica, che questo comporta. 

La nostra analisi potrebbe dilungarsi all’infinito ma è giunto il momento di chiudere questo articolo, non prima di lasciarvi con qualche domanda: quale tra i dati riportati vi ha stupito maggiormente? E quali sono i grandi assenti che non vi aspettavate? Inizio io, rispondendo caffè e avocado, in qualche versione innovativa.
Se volete sapere di più sui food trend 2022 o siete curiosi di conoscere gli interessi degli utenti riguardo ad una precisa tipologia di prodotti, lasciateci un commento o, se preferite, contattateci per una consulenza: trasformare i dati di ricerca in blog aziendali di successo è la nostra più grande passione!

Elena Rizzo Nervo

Giornalista pubblicista, laureata in Sociologia, dopo un master in Comunicazione ambientale si forma professionalmente presso l’Associazione Italiana Agricoltura Biologica dell’Emilia Romagna e in un’agenzia di organizzazione eventi. Si dedica poi alla comunicazione per il web, approfondendo in particolare il mondo del web e SEO copywriting. A Noetica, dove arriva nel 2016 come redattrice per Il Giornale del Cibo, è project manager e responsabile dei progetti editoriali, oltre ad occuparsi di formazione e eventi. Dal 2021 è la Direttrice responsabile de Il Giornale del Cibo.

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