“Se non moriremo di Coronavirus moriremo di webinar”: è questo il pensiero che mi ha accompagnata per tutto il periodo della quarantena in cui sono stata letteralmente sommersa – come tutti credo – di proposte di partecipazione a eventi di formazione a distanza #imperdibili.
Un po’ per curiosità sulla metodologia didattica, lo ammetto, e un po’ per reale interesse ai contenuti, mi sono iscritta ad alcuni webinar su diverse tematiche digital, con il risultato che, indipendentemente dall’orario proposto, non sono praticamente riuscita a seguirne neppure uno per intero e in tutti i casi con un livello di attenzione non molto elevato. Per chi fa docenza da circa 18 anni e vive di aggiornamento professionale non è in effetti un risultato eccelso….
Ho giustificato l’accaduto con la convinzione che l’efficacia della formazione in aula non possa essere raggiunta dalla didattica a distanza, soprattutto se l’obiettivo è quello di indurre un cambiamento sulla modalità di operare, sia che si tratti di corsi di digital marketing che di corsi comportamentali.
Tuttavia non ha senso opporsi ad una trasformazione già in atto, ovvero alla crescente richiesta e quindi erogazione di formazione on line, anche e soprattutto alla luce dell’attuale contesto socio economico che vede, in una situazione a medio/lungo termine, un gran numero di risorse lavorare in modalità smart working e un’oggettiva impossibilità o criticità a muoversi liberamente e a frequentare aule o più in generale ambienti chiusi.
Ed è per questo che, con l’obiettivo di individuare una metodologia didattica efficace anche per la formazione a distanza, ho deciso di scrivere un articolo che analizzi le varie tipologie di webinar disponibili e che racconti – in base alle sperimentazioni compiute in questi mesi – quale sia, a mio parere, la “formula” più efficace e rispondente agli obiettivi d’aula, dei discenti e delle aziende clienti.
Come funziona la formazione a distanza: elementi da considerare per un risultato ottimale
“Dimmi e io dimentico; mostrami e io ricordo; coinvolgimi e io imparo” amava dire Benjamin Franklin.
La sfida della formazione on line è proprio questa: riuscire a creare empatia e a coinvolgere attraverso una modalità didattica che, per sua natura, aumenta le distanze tra docente e discente, soprattutto per l’utilizzo di video tool e connessioni internet non sempre stabili. Vediamo ora quali sono gli elementi da considerare per garantire un’esperienza formativa di qualità.
La tecnologia: cosa chiedere al tool
L’impatto della tecnologia è fondamentale: il tool scelto deve permettere di simulare il più possibile un set d’aula reale. Il formatore deve poter gestire l’aula, tenere sott’occhio tutti i partecipanti per valutare il livello di attenzione e coinvolgimento, gestire confronti, condividere il monitor per mostrare presentazioni, connettersi a internet, scrivere sulla “lavagna”, inviare documenti e chattare sia con i singoli che con l’intera aula, creare gruppi di lavoro, etc…
Non solo software
Per un’esperienza didattica soddisfacente, nessun elemento deve essere lasciato al caso: ecco perché è necessario creare un piccolo “set” dotato di illuminazione, fondale scenografico (anche brandizzato, se necessario) e non bisogna trascurare l’audio e le tecnologie video.
Supporti per la didattica a distanza
Slide e presentazioni devono essere adeguate alla fruizione on line, evitando ad esempio di presentare slide in pdf con lunghi testi difficilmente fruibili da un partecipante connesso da remoto. Il materiale didattico deve essere invece dinamico, coinvolgente, interattivo, con concetti espressi in sintesi e supportati da immagini e icone: deve integrare e accompagnare l’esposizione, non rappresentare di per se stesso il documento oggetto della formazione.
Il tutor
Il tutor è la figura che coordina, monitora, controlla e gestisce tutte le fasi della formazione (organizzazione, gestione del corso e della fase post corso). Una figura di riferimento e supporto che dà valore aggiunto al progetto formativo.
A seconda della tipologia di esperienza formativa e del livello, è utile predisporre del materiale di supporto che permetta di allineare le conoscenze pre-corso, integrare e approfondire alcuni temi a corredo, verificare le conoscenze acquisite o piuttosto rappresentare una sorta di test di autovalutazione.
La chiave della formazione è saper comunicare
Le abilità comunicative sono chiaramente fondamentali sia nella formazione off line che on line, ma in quest’ultima assumono un valore ancora superiore perché mediate (e oserei dire, a volte depotenziate) dall’impatto tecnologico del canale digitale.
Se la formazione persegue lo sviluppo delle competenze, secondo modelli di apprendimento efficaci e efficienti, da un punto di vista didattico è un processo nel quale vengono trasferiti contenuti e metodi: la chiave per farlo è riuscire a instaurare una relazione, ed è necessario quindi prestare attenzione, domandare, saper ascoltare e modificare il proprio stile di comunicazione secondo l’interlocutore e il profilo d’aula.
La connessione umana insomma, era e resta fondamentale.
Non solo. Si deve essere in grado di padroneggiare e integrare le due forme principali di comunicazione virtuale: quella sincrona, in cui si parla con le persone e che implica che gli interlocutori siano disponibili e impegnati nella comunicazione contemporaneamente e quella asincrona, in cui si parla alle persone, ma non se ne richiede il coinvolgimento nello stesso stesso momento.
Mi riferisco qui nello specifico alla formazione in cui nell’aula digitale non c’è più o non c’è solo un formatore che trasferisce saperi, bensì un consulente che conosce la materia e offre consigli su cosa, come, quando e perché, che valuta e dà feedback.
In sintesi, al netto delle competenze e conoscenze del docente e della bontà dei contenuti del corso, nel set virtuale le capacità comunicative e lo stile relazionale devono essere progettati al pari del materiale didattico perché sono i fattori che impattano maggiormente sui risultati d’aula.
Corsi a distanza: sperimentazioni e metodologia scelta
Chiamata durante il lockdown da alcune aziende clienti per fare formazione in ambito digital marketing ad agenti, dipendenti, dealer, etc… ho avuto modo di sperimentare differenti approcci:
- consulenza o formazione a piccoli gruppi di circa 10 partecipanti;
- formazione frontale a gruppi numerosi;
- formazione a distanza FAD.
Consulenza o formazione a piccoli gruppi di circa 10 partecipanti
I discenti, dipendenti della stessa azienda, hanno ricevuto circa una settimana prima del materiale informativo realizzato con l’obiettivo di allineare informazioni e conoscenze di base, mentre come docente ho avuto il compito di studiare le schede di ogni partecipante per conoscerne il profilo e verificare, ad esempio, la sua presenza sui canali social.
Gli incontri on line su piattaforma Zoom, della durata di 1 ora e 30 l’uno, sono stati progettati a partire da slide in Power Point in cui la prima parte presentava quiz interattivi per la verifica di quanto appreso dal materiale consegnato e la seconda era dedicata al programma e all’analisi di varie case history dello stesso settore o di esperienze dirette riportate dai partecipanti.
Si è rivelata fondamentale la possibilità di switchare il monitor anche su Google per mostrare esempi e simulare interventi diretti. Al termine di ogni incontro sono state fornite le slide in pdf complete della lezione e sono stati fissati, a integrazione dell’attività formativa, incontri consulenziali individuali, sempre in modalità on line.
Formazione frontale a gruppi numerosi
L’obiettivo di questa tipologia di attività formativa è stato quello di fornire informazioni utili ai dealer dell’azienda cliente su come affrontare, da un punto di vista di strategia digital, la fase 1 e 2 del lockdown.
Ogni incontro, della durata di 1 ora e 30 minuti (di cui 1 ora di formazione frontale e 30 di domande e confronto), è stato destinato ad un gruppo numeroso, costituito da 30 partecipanti. La presentazione frontale è senza dubbio quella più facile per il docente se sviluppa i contenuti in maniera coinvolgente e dinamica: se la capacità di coinvolgimento di tutti e 30 i discenti è pressoché impossibile, non lo è invece quella di trasferire i concetti più importanti attraverso un’attenta preparazione delle slide, che devono essere visivamente molto coinvolgenti.
Le criticità sono legate al fatto che il docente non conosce i partecipanti e che l’aula è molto eterogenea a livello di skill e conoscenze: la gestione di un gruppo numeroso è complessa se non moderata da un tutor che raccoglie le domande e fa da portavoce anche rispetto a chi ha problemi di connessione audio e/o video. Il confronto tra realtà che operano nello stesso settore, seppur in territori diversi, permette di creare confronti e trasferire esperienze creando un elevato grado di coinvolgimento.
Formazione a distanza FAD
Questa tipologia di formazione a distanza (FAD) è senza dubbio quella più complessa e strutturata, soprattutto se personalizzata su una specifica realtà aziendale. Il percorso formativo, sviluppato da Noetica, ha previsto i seguenti passaggi:
- la realizzazione di video tutorial della durata di circa 45-60 minuti;
- la realizzazione di esercitazioni/test di autovalutazione per ogni videotutorial;
- incontri virtuali della durata di 1 ora e 30 – 2 ore per ogni video tutorial destinati a gruppi di 20 partecipanti della stessa azienda.
Il percorso formativo è stato articolato su 8 contenuti/video tutorial, proposti secondo una specifica sequenza in base al livello di apprendimento e alla logica degli argomenti. I video tutorial sono stati realizzati integrando alle slide in ppt interattive il video del docente a commento: le abilità comunicative sono, anche in questo caso, determinanti per la realizzazione di un prodotto coinvolgente e funzionale.
I discenti hanno il vantaggio di fruire del video e di fare le esercitazioni nei tempi e nei modi più congeniali; l’incontro virtuale con il docente ripercorre i punti cruciali del video e si presta a confronti, consigli e simulazioni in real time con i discenti.
Riflessioni sulle tre tipologie di formazione a distanza sperimentate
Le esperienze didattiche sopra descritte sono molto differenti tra loro e hanno portato a risultati (intesi come obiettivi di didattica e apprendimento) ben diversi, ma perfettamente corrispondenti alle aspettative dell’azienda committente:
- la formazione/consulenza a piccoli gruppi è la modalità più impattante perché si lavora ad personam pur nella didattica di gruppo;
- la formazione frontale è quella più coinvolgente e “d’effetto”ma, in verità, non corrisponde alla corretta definizione di evento formativo, quanto più ad un workshop, convegno, etc;
- la formazione FAD integrata è evidentemente la modalità formativa più efficace e più funzionale alle esigenze di un’azienda che vuole formare un numero elevato di risorse rispetto ad un percorso didattico articolato ed integra, seppur con delle inevitabili differenze, le prime due tipologie.
Didattica FAD per le aziende: la proposta di Noetica
Ritengo, quindi, che la formazione FAD integrata sia la soluzione migliore per le aziende perché garantisce un contenimento dei costi grazie alla scalarità delle soluzioni video e del materiale integrativo e, inoltre, una facilità di distribuzione del materiale didattico che può essere caricato su piattaforma o inviato direttamente in mail; analogamente, assicura la gestione ottimale delle tempistiche di fruizione ma anche di realizzazione dei video, a vantaggio di docente e studenti, ma anche la possibilità di avere contenuti just in time, ovvero sempre disponibili per essere fruiti.
Per contro, la metodologia FAD per essere efficace richiede un livello di docenza molto elevato, che superi le difficoltà di interazione empatica che si realizza in aula, ma anche una buona dimestichezza con gli strumenti informatici che possono altrimenti compromettere la corretta fruizione dei contenuti così come l’interazione con docente e gli altri studenti, impattando in tal modo sui risultati formativi.
Se avete deciso di coinvolgere le risorse aziendali in un percorso formativo a distanza e volete progettare la migliore esperienza di crescita possibile – trasformando i limiti della formazione a distanza in vantaggi e opportunità – Noetica è a disposizione per costruire un abito su misura, sia relativamente ai contenuti che alla metodologia più adatta alle vostre esigenze e ai vostri obiettivi.