Continua la saga legata a Google Analytics e alla sua evoluzione. Dal 1 luglio 2023 le proprietà di Google Analytics Universal non elaboreranno più alcun dato e tutte le metriche relative alle visite, agli eventi e al comportamento degli utenti potranno essere visualizzate solamente in una nuova versione di Google Analytics chiamata semplicemente GA4.
Il passaggio a questa nuova versione era stato annunciato da tempo, e ne avevamo già parlato più di un anno fa in un articolo del nostro blog dedicato ai Trend e novità SEO del 2022. Ma considerando le ultime disposizioni in materia di privacy, gli allert via mail che da un po’ di mesi Google sta inviando a tutti i gestori di siti web e i fisiologici aggiornamenti della piattaforma, diventa urgente un ulteriore approfondimento.
In questo articolo proviamo quindi a capire meglio cos’è Google Analytics 4, per quale motivo è necessario passare a questa nuova versione e quali sono gli aspetti che è bene considerare per renderlo un fedele alleato di ogni business online. Lo faremo senza addentrarci in spigolose questioni di natura tecnica (che pur esistono), partendo dalle basi, citando direttamente le dichiarazioni ufficiali Google e senza dar nulla per scontato, in modo da offrire risposte chiare ed esaustive anche a chi non è proprio uno “smanettone”.
A cosa serve Google Analytics?
Prima di parlare di GA4 facciamo un breve recap. Fin dalla sua nascita l’obiettivo principale di Analytics è stato quello di fornire alle aziende e ai privati una piattaforma gratuita in grado di monitorare il rendimento del proprio sito web e valutare i risultati delle attività di marketing digitale. L’utilizzo di Analytics ha fornito ad aziende e privati una quantità di dati che era impossibile da recuperare (e forse pensare) precedentemente. Dati di tipo quantitativo (Quanti utenti visitano il mio sito? Quale canale genera più traffico?) e dati di tipo qualitativo (Qual è il ritorno di investimento di quella specifica campagna di sponsorizzazione? Su quale canale mi conviene investire maggiormente?) che, se letti con precisione e ben interpretati, erano in grado di indirizzare correttamente e in maniera data driven gli investimenti di marketing aziendale.
Lo scopo ultimo di Analytics è infatti sempre stato quello di far crescere i business online attraverso i dati e anche Google Analytics 4, l’ultima versione/evoluzione della piattaforma, conserva e potenzia di molto questo obiettivo.
Perché Google ha introdotto GA4 e quali sono i vantaggi
Negli ultimi anni il comportamento degli utenti e le modalità di navigazione sono cambiate notevolmente. Nell’attuale panorama della misurazione, le aziende devono affrontare nuove sfide per comprendere i percorsi complessi e multipiattaforma dei propri clienti, il tutto dando priorità alla privacy.
Si pensi all’incredibile sviluppo delle applicazioni web aziendali scaricabili sul cellulare o all’interesse sempre maggiore, da parte degli utenti e del Garante della Privacy, alla gestione dei cookie.
Parafrasando Google, le precedenti versioni di Analytics si adattavano a una generazione di misurazioni online ancorata quasi esclusivamente alle versioni desktop dei siti web, sessioni indipendenti che non tenevano conto dell’utilizzo di più piattaforme (ad esempio navigo sul computer, poi continuo da cellulare, poi prenoto sull’app) e dati più facilmente osservabili dai cookie. Questa metodologia di misurazione sta rapidamente diventando obsoleta.
Analytics 4 ha invece la flessibilità di misurare molti tipi diversi di dati, offrendo un’esperienza di analisi avanzata progettata per il futuro. Consente alle aziende di vedere i percorsi unificati degli utenti attraverso i loro siti Web e app, utilizzare la tecnologia di apprendimento automatico di Google per far emergere e prevedere nuove informazioni e, soprattutto, è progettato per stare al passo con un ecosistema in evoluzione. Il tutto nel rispetto della privacy.
Ma quali sono i principali vantaggi offerti da questa versione, quindi? Vediamoli nel dettaglio.
Miglioramento del ritorno sugli investimenti
GA4 utilizza l’attribuzione basata sui dati per analizzare l’intero impatto del marketing lungo il percorso del cliente. Assegna credito di attribuzione non solo all’ultimo clic, aiutando a capire in che modo le attività di marketing influenzano collettivamente le conversioni.
Garanzia sulla privacy dell’utente
Misura il coinvolgimento e le conversioni tenendo conto delle esigenze aziendali e di conformità con i nuovi controlli sulla privacy a livello di Paese. Permette di gestire e ridurre al minimo la raccolta di dati a livello di utente, come cookie e metadati, preservando al contempo le funzionalità di misurazione chiave.
Sistemi di Machine learning e insight predittivi
Il machine learning genera sofisticati insight predittivi sul comportamento degli utenti e sulle conversioni, crea nuovi segmenti di pubblico di utenti che potrebbero acquistare o abbandonare e fa emergere automaticamente insight critici per migliorare il marketing.
Integrazione perfetta con altri strumenti di Marketing Google.
Le integrazioni estese con altri prodotti Google, come Google Ads, funzionano sui dati combinati del Web e delle app, semplificando l’utilizzo delle informazioni dettagliate di Analytics per ottimizzare le tue campagne.
3 Consigli per le aziende e Business Online
La prima cosa che consigliamo alle aziende e ai privati che gestiscono un business online è quella di passare immediatamente alla nuova versione di Analytics 4 (se non l’hanno ancora fatto). È bene ricordare che fino a luglio 2023 le due versioni potranno raccogliere dati in maniera simultanea, ma in seguito i dati saranno leggibili solo all’interno della nuova versione. Di conseguenza, prima si installa la nuova versione, maggiori saranno i dati disponibili nello storico. Inoltre, passare alla nuova versione di Analytics 4 è un’ottima soluzione a livello di privacy.
Un altro consiglio che ci sentiamo di dare è quello di approfittare di questo cambiamento per ripensare e migliorare il proprio piano di misurazione online. Google Analytics 4, come abbiamo visto, offre potentissimi strumenti per l’analisi dei dati, sfrutta il machine learning fornendo insight predittivi, tuttavia questo surplus di dati (combinato a un’interfaccia grafica più complessa) può creare confusione se non si ha ben chiaro cosa monitorare. Ecco perché è bene costruire a monte un piano di monitoraggio e kpi per poi interrogare in maniera corretta la piattaforma (risparmiando anche tempo).
L’ultimo consiglio è quello di non improvvisare in fase di setup. In questo articolo abbiamo volutamente trascurato tutti gli aspetti di tipo tecnico legati all’installazione, alla creazione degli eventi/parametri/conversioni, dashboard per la reportistica, alla gestione dei cookie e così via, ma si tratta di aspetti fondamentali che non possono essere improvvisati. Un setup impreciso significa dati imprecisi. E dati imprecisi portano a scelte di marketing sbagliate.
Farsi affiancare da un team esperto, condividendo un piano di misurazione e un sistema di reportistica è senz’altro la scelta più saggia. Ecco perché una buona idea potrebbe essere contattarci e fissare un appuntamento: vi affiancheremo in questo passaggio e vi aiuteremo a migliorare il vostro piano di misurazione online.