Google Business Profile: i vantaggi per le aziende del settore salute

Vuoi migliorare la presenza digitale della tua struttura sanitaria e distinguerti dalla concorrenza locale? Cerchi modi efficaci per comunicare con i tuoi pazienti e fornire loro aggiornamenti tempestivi sulle tue attività? Sfrutta al massimo le potenzialità dell’ecosistema Google e, in particolare, di Google Business Profile!

Come dimostrano i dati Nomisma presentati in occasione di About Health, il connubio tra italiani, salute e digital è sempre più stretto e Google rappresenta la cassa di risonanza ideale per le imprese del settore, dal momento che una ricerca su 20 riguarda la salute e ben 2,8 miliardi di ricerche al giorno hanno un intento locale.

Per un’attività del settore sanitario con bacino d’utenza locale, quindi, una strategia di ottimizzazione per i motori di ricerca (SEO) focalizzata sui risultati di ricerca locali su Google (Local Search Marketing) può fare davvero la differenza.
In ottica strategica, Google Business Profile e Google Maps sono strumenti chiave per aiutare le aziende ad ottenere maggiore visibilità e rimanere competitive sul mercato.

In questo articolo, grazie ai preziosi suggerimenti di Luca Bove, founder di Local Strategy e relatore di About Health, spiegheremo come l’ecosistema Google possa supportare una struttura sanitaria e approfondiremo le peculiarità di Google Business Profile, evidenziando alcune best practice da seguire.

Cos’è Google Business Profile?

Google Business Profile è l’erede del “buon caro vecchio” Google My Business, ribattezzato così a Novembre 2021. Il profilo dell’azienda è una risorsa strategica di promozione con la quale Google permette alle attività locali di ottenere maggiore visibilità su Google Maps.

Perché è così importante essere presenti sulle mappe di Google? La risposta sta, ancora una volta, nei numeri: secondo We Are Social, Google Maps è una delle app più utilizzate al mondo con 1 miliardo di utenti attivi al mese in tutto il mondo, esclusa la Cina. In Italia, invece, i dati oscillano tra i 30 e i 34 milioni di utenti mensili.

Il servizio è gratuito e consente alle aziende di comparire nella SERP (cioè nella pagina dei risultati di Google) a seguito di una ricerca condotta dall’utente che si trova a consultare una serie di schede in cui troverà raggruppate tutte le informazioni principali di un’attività.

Google Business Profile: le informazioni necessarie

Sul Profilo dell’azienda è possibile descrivere l’attività e raccontare il proprio business in maniera chiara, immediata e diretta per rispondere tempestivamente alle ricerche dei potenziali clienti. Le informazioni fondamentali da inserire in ogni scheda sono l’indirizzo fisico dell’azienda, gli orari di apertura e chiusura, la categoria e l’ambito di lavoro, il sito web e i contatti telefonici.

All’interno delle schede si può:

  • Inserire il logo;
  • Descrivere l’attività;
  • Aggiungere foto e video;
  • Comunicare offerte e promozioni;
  • Mostrare i servizi offerti;
  • Indicare le modalità di pagamento accettate;
  • Raccogliere recensioni;
  • Messaggiare in tempo reale con gli utenti;
  • Rispondere alle domande frequenti.

I vantaggi per le aziende

Google Business Profile è progettato principalmente per attività locali di piccole e medie dimensioni con negozi fisici (cliniche e poliambulatori, se pensiamo al comparto salute). Il principale vantaggio per le aziende è la possibilità di essere facilmente trovate online da utenti che si trovano nelle vicinanze e mentre cercano servizi o prodotti su Internet.

Lo strumento è prezioso per migliorare la SEO locale, in quanto aumenta le probabilità che un’impresa compaia tra i primi risultati di ricerca. Questo non solo incrementa la visibilità online, ma può anche tradursi in un aumento del traffico fisico, attirando più clienti verso il punto vendita. I benefici, saranno, tuttavia significativi solo se le schede saranno ottimizzate e curate nei minimi dettagli.

Oltre a fornire dettagli essenziali, il servizio permette anche di pubblicare post con aggiornamenti, eventi, offerte speciali, e di raccogliere e rispondere alle recensioni dei clienti, facendo di questo strumento una piattaforma di engagement dinamica e interattiva. Il corretto utilizzo di questo servizio permette di creare un touch-point fondamentale grazie al quale l’utente entra in relazione con il brand.

Local Search Marketing per le aziende del settore salute: i consigli di Luca Bove

Perché l’ecosistema di Google è fondamentale per le aziende del settore salute?
A chiarire le idee sono, ancora una volta, i dati. Nell’intervento tenuto ad About Health, Luca Bove ha evidenziato alcuni numeri significativi: su Google, 2,8 miliardi di ricerche hanno un intento locale e nella maggioranza dei casi queste ricerche portano a risultati provenienti da Google Maps, rendendo indispensabile la presenza su questa piattaforma.

Negli ultimi anni, Google è diventato, per gli italiani, uno strumento irrinunciabile nella ricerca di risposte rapide e chiare riguardo a patologie o sintomi (52%), ma anche per individuare le strutture sanitarie a cui rivolgersi (47%). Questi dati – provenienti dalla survey Nomisma – sottolineano l’importanza di essere visibili su Google per le aziende del settore salute.

Ovviamente, non basta creare una scheda e inserire le informazioni per vederla posizionarsi al di sopra delle concorrenti. La gestione corretta e professionale di Google Business Profile è fondamentale. In un’epoca in cui la ricerca di informazioni sanitarie online è in costante crescita, avere una presenza accurata e ottimizzata sul motore di ricerca può fare la differenza tra essere scelti o ignorati dai pazienti.

Scopriamo qui di seguito le buone pratiche da osservare secondo il parere esperto di Luca Bove, uno dei 50 Product Expert di Google Business Profile nel mondo.

Come impostare una corretta strategia di presidio di questo canale

Fare Local Marketing significa adottare una strategia basata su un’analisi accurata del contesto di riferimento per valutare il posizionamento e l’awareness del brand sul web e la presenza di schede già esistenti e di eventuali canali social attivi. Una volta completata questa fase, occorre impostare le varie schede. Successivamente sarà opportuno verificarle ed accentrarle, un passaggio cruciale che richiede l’intervento di marketer esperti.

“I poliambulatori e le cliniche possono sfruttare specifiche opportunità offerte loro da Google Business Profile” spiega Luca Bove. “I poliambulatori, ad esempio, possono creare una scheda dedicata ad ogni professionista, mentre alle cliniche consiglio di aprire una scheda per ogni dipartimento. Questa configurazione permette ad una struttura sanitaria di essere presente con un numero molto alto di parole chiave”.

L’ottimizzazione delle schede

Tutte le schede create vanno ottimizzate e collegate alle pagine corrispondenti del sito web di riferimento. Inserire il maggior numero possibile di informazioni dettagliate in ciascuna scheda è fondamentale per migliorare la visibilità online della struttura sanitaria nelle ricerche locali. “In questo modo, si offrono ai potenziali clienti tutte le informazioni di cui hanno bisogno e, allo stesso tempo, la scheda avrà un aspetto più professionale e affidabile” specifica il founder di Local Strategy.

Non dovranno mancare le informazioni di base: nome dell’attività, indirizzo, contatti telefonici e link per le prenotazioni. Per rendere completo e ottimizzato il profilo per la SEO sarà opportuno anche:

  • Scegliere la categoria principale e altre due o tre categorie secondarie. Queste sono fondamentali per descrivere i prodotti o servizi offerti, ma attenzione a non esagerare! Questa pratica non è ben vista da Google.
  • Aggiungere anche gli orari speciali. Google apprezza le schede che specificano gli orari di apertura nei giorni festivi come Natale, Capodanno, etc.
  • Selezionare tutti i servizi aggiuntivi, scegliendo tra una vasta selezione di attributi, a seconda del tipo di attività.

La verifica delle schede

Negli ultimi tempi Google ha complicato la verifica delle schede: il metodo della cartolina recapitata nello store fisico è infatti stato sostituito dal video.

“Il titolare dello studio medico dovrà inviare a Google un video in cui mostra le strumentazioni disponibili, le divise dei dottori con le etichette, gli ambulatori con le targhette informative” spiega Luca Bove. “Da queste operazioni di verifica non si può prescindere, in quanto funzionali ai risultati di ricerca”. Una scheda Google verificata aumenta la visibilità dell’attività e conferisce maggiore credibilità all’azienda.

La corretta gestione delle recensioni

Come sostiene Luca Bove “la vera azione di marketing da fare su Google Business Profile è la richiesta sistematica, se volete anche automatizzata, delle recensioni”.

Secondo i dati Nomisma, infatti, il 69% degli italiani sceglie una struttura sanitaria in base alle recensioni disponibili online e quindi non sorprende che Google Business Profile sia diventato, nel tempo, una delle principali piattaforme di raccolta e moderazione delle testimonianze dei pazienti. Nonostante questi dati, però, solo il 32% delle strutture sanitarie italiane dichiara di essersi strutturato per monitorare, gestire e incentivare le recensioni dei pazienti.

Rispondere professionalmente a tutti i feedback è invece essenziale per creare una relazione solida con i propri pazienti, come abbiamo spiegato in questo articolo. Questo approccio contribuisce a costruire le fondamenta per la fedeltà al marchio e ad ampliare la base dei potenziali clienti. Inoltre, sfruttare il traffico di ricerca derivante dalle recensioni su Google è cruciale per cliniche e poliambulatori. Google monitora attentamente l’attività delle valutazioni e premia le aziende con un alto numero di recensioni, rendendole più visibili nel Local Pack (cioè nello snippet che compare sotto le mappe di Google quando si effettua la ricerca9. Le recensioni positive possono quindi aumentare la visibilità nei risultati di ricerca locali, favorendo un maggior afflusso di clienti in base alla posizione.

È altrettanto fondamentale incentivare i clienti a lasciare una recensione al termine di una prestazione. Come organizzare questa attività che potrebbe rivelarsi complessa da gestire? Luca Bove consiglia di implementare sistemi di richiesta automatica di recensioni: “in base alla frequenza delle visite dei pazienti, si può sfruttare l’email marketing, inviando una richiesta di recensione al momento dell’invio della fattura”.

L’aggiornamento del Profilo dell’Attività

I Google Post sono uno strumento importante per l’ottimizzazione delle schede. L’algoritmo, infatti, preferisce le schede più attive e aggiornate con maggiore frequenza. La pubblicazione di post aiuta quindi il profilo della struttura a posizionarsi meglio nei risultati di ricerca e su Google Maps.

“Per poliambulatori e cliniche” conclude Luca “il consiglio è di evitare post con offerte e scontistiche e puntare di più su aggiornamenti recenti e ultime novità, sulla promozione dei dispositivi medici e su contenuti informativi a tema patologie. La strategia di content marketing dovrà puntare su contenuti ingaggianti e meno commerciali e dovrà integrarsi con quella delle altre pagine social. Google, inoltre, fornisce ai titolari delle schede la possibilità di collegare i profili social e gestirli direttamente all’interno della scheda. Un grande vantaggio davvero!”.

Local Seo: una risorsa preziosa per il settore sanitario

“I servizi sanitari sono intrinsecamente local” sostiene Luca Bove. L’ecosistema Google è, infatti, un alleato prezioso per le aziende del settore sanitario. Aprire e gestire un profilo su Google Business Profile è solo il primo passo per elaborare un piano strategico di presidio dei canali digitali. Se desideri migliorare il posizionamento della tua attività su Google, contattaci per una consulenza personalizzata.

 

 

Lucia Cataleta

Dopo una laurea in Scienze dell’Informazione Editoriale, Pubblica e Sociale, un Master in Giornalismo, Editoria e Management culturale e esperienze lavorative come giornalista e ufficio stampa, approda nel mondo dei social network, integrando le conoscenze acquisite con i trend della comunicazione digitale. Dal 2015 esercita la professione di social media manager freelance, collaborando con aziende e realtà di diversi settori: food & beverage, retail marketing, terzo settore, arte e eventi culturali. Collabora assiduamente con Noetica per i comparti social media marketing e blogging. Esperta di media strategy, ha all’attivo docenze e seminari presso istituti pubblici e privati, formando nuovi professionisti nel campo del social media management e della comunicazione.

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