Le PR diventano 2.0

Come web e social network hanno cambiato l’ufficio stampa

Noi ibridi digitali siamo nostalgici. Non perdiamo occasione per ricordare come eravamo e quali erano le nostre attività prima dell’avvento di internet prima, dei social poi, del “mobile” e del cloud computing.  Nonostante i nostri occhi si accendano alle parole “musicassetta” e “walkman”, usiamo con disinvoltura ogni nuovo strumento che abbiamo a disposizione e cerchiamo di integrarlo nel nostro lavoro (in molti casi ne facciamo in toto il nostro lavoro).

Nel lavoro della comunicazione, in qualsiasi ambito, negli ultimi decenni abbiamo avuto due grandi strumenti da integrare: siti web e social network. Anche l’attività di pubbliche relazioni ha dovuto modificare i propri paradigmi per adattarsi al nuovo contesto comunicativo. Ne ho parlato con Sara Mariani, copy-writer e docente di Noetica per il corso Ufficio stampa e PR online.

Come è cambiato il lavoro di un ufficio stampa?

Potrebbe sembrare una risposta semplicistica ma si è semplicemente evoluto insieme ai media. Se prima avevamo a disposizione carta stampata, radio e tv per far ascoltare una storia, ora abbiamo più possibilità per farlo. Questo però non significa che sia più facile, anzi, è esattamente il contrario. Come hai scritto nel tuo post “Web writers vs fast readers”, la vera sfida del comunicatore oggi è riuscire a portare l’attenzione del lettore su quello che vuoi dire.

Come integrare la forza dei social network?

Già il web aveva introdotto un cambio di paradigma, non solo nel modo di comunicare ma anche nel modo di misurare l’efficacia del proprio lavoro di comunicazione e public relation. Con la diffusione dei social network, i professionisti possono contare su una forza in più per la diffusione dei propri comunicati stampa: gli utenti. La storia di un marchio, il lancio di un nuovo prodotto o qualsiasi notizia vogliamo diffondere (che sia ovviamente ben scritta e di interesse) può coinvolgere il lettore, che può completare il lavoro dell’ufficio stampa aggiungendo un riscontro, riportando la propria esperienza, rilanciando il contenuto a sua volta. È un cambiamento nelle abitudini delle persone e nella fruizione dei contenuti che non può essere ignorato nell’attività di Ufficio stampa. Soprattutto perché questo richiede attenzione costante ai contenuti diffusi e prontezza di spirito.

Un cambiamento notevole soprattutto nelle attività post invio del comunicato stampa…

E non solo. Il cambiamento in realtà riguarda ogni fase dell’attività dell’ufficio stampa. Se il web ha cambiato le figure di riferimento di un addetto stampa (introducendo accanto ai giornalisti, anche blogger e influencer), i social network hanno cambiato il modo di prendere contatto con loro. E sicuramente è cambiato anche il modo di scrivere un comunicato stampa: se prima era un semplice documento scritto in word e inviato via e-mail oggi è un comunicato “social” con contenuti multimediali, condivisioni e un target che va ben oltre il giornalista tradizionale.

Se volete approfondire il discorso su ufficio stampa e PR online con Sara, vi ricordo il corso di Noetica del 16 e 17 ottobre. Per maggiori dettagli seguite questo link.

Articoli correlati

Condividi
questo contenuto su