Quanto costa fare advertising su LinkedIn?

Se avete intenzione di sponsorizzare contenuti su LinkedIn, o di creare campagne per raggiungere importanti obiettivi di business, avrete sicuramente molte domande: quanto costa fare advertising? E come valutare le performance? Possiamo già da subito anticipare che la pubblicità su LinkedIn risulta più costosa rispetto ad altre piattaforme social, stando ovviamente a dati medi, ma questo non deve spaventarci. Come sempre, è essenziale valutare quali sono le opportunità che vogliamo cogliere, il settore in cui intendiamo operare (in questo caso essenzialmente B2B) e il valore dei risultati finali.

In questo articolo, risponderemo a queste domande e cercheremo di aiutarvi a comprendere se, per la vostra azienda, può avere senso investire su LinkedIn Ads. 

LinkedIn Ads: l’importanza del CPM

Il primo indice per comprendere questa differenza di costi tra LinkedIn e gli altri social è il costo per mille impression (CPM), ovvero quanto costano mediamente 1.000 visualizzazioni di una inserzione. Su LinkedIn, il costo medio per 1.000 impression a livello globale è di 35 €

Questa cifra può oscillare in maniera forte, in base agli obiettivi delle campagne o al Paese in cui vengono attivate: ad esempio, una campagna con obiettivo “brand awareness” costerà sensibilmente meno rispetto a una campagna con obiettivo “modulo di contatto”, così come una campagna localizzata in Italia avrà costi per impression molto più bassi rispetto a una localizzata in Germania. Un altro elemento che potrebbe far lievitare i costi è un target molto ristretto, limitato a poche migliaia di utenti. Nella mia esperienza, non mi stupirebbe osservare un CPM di 90 € o più in settori particolarmente concorrenziali (come ad esempio l’ambito finanziario o quello biomedico) negli Stati Uniti o in Germania.

Volendo allora progettare una campagna, terremo conto del CPM per avere una stima del numero di impression che riceveranno le nostre inserzioni:

CPM medio: 35 €

Budget: 4.500 €

(4.500 €/35 €)*1.000 = 128.571 impression

Rispetto a Facebook, dove il CPM in Italia può costare facilmente 3 euro o anche meno, comprendiamo subito la differenza nel numero di impression che andremo a generare con lo stesso budget di 4.500 €, ovvero 1.500.000 contro “soltanto” 128.571 su LinkedIn. 

Il CPM medio di Linkedin può anche essere utile per determinare un budget adeguato a generare un certo numero di impression, coerentemente rispetto al target che abbiamo selezionato.

Se sappiamo che il nostro target è, ad esempio, di 10.000 utenti, e volessimo ipoteticamente raggiungerle una volta (1 impression per ogni utente), procederemo in questo modo:

CPM medio: 35 €

Impression desiderate: 10.000

10.000/1.000 = 10

10*35 € = 350 €

Con la stessa cifra di 350 €, avremmo ottenuto su Facebook più di 116.000 impression, considerando un CPM di 3 €.

Perché considerare la pubblicità su LinkedIn? 

Ma allora perché investire su LinkedIn vista questa grande differenza di costi? Perché su questa piattaforma abbiamo l’opportunità di raggiungere un pubblico altamente profilato rispetto all’attività lavorativa, all’azienda, al tipo di settore industriale, cosa estremamente difficile su altri social network. Questo, ovviamente, non ci impedisce di trovare le stesse persone altrove a costi più convenienti, perché nel fare delle campagne di advertising ci stiamo comunque rapportando a delle persone che possono essere presenti su più piattaforme. 

Quello che consiglio è allora prima di tutto verificare su LinkedIn la consistenza numerica del target selezionato: se è presente in numero sufficiente per attivare una campagna (più di 300 utenti, ma LinkedIn suggerisce almeno 50.000), possiamo allora produrre un primo test per confrontare i risultati rispetto ad altre piattaforme, valutando però non solo i costi per obiettivo, ma anche la qualità dei risultati. Ad esempio: se cerchiamo di aumentare gli iscritti a una newsletter riservata a commercialisti, è probabile raggiungerli sia su LinkedIn che sull’ecosistema di Meta. Sarà allora opportuno investire del budget su entrambe le piattaforme e valutare il costo per contatto, ma anche la qualità del contatto ricevuto su criteri ben definiti.

Il Costo per Clic e altri requisiti tecnici

Un altro elemento tecnico da tenere presente per la creazione di campagne sponsorizzate su LinkedIn è il limite minimo di 10 € al giorno, per cui, volendo coprire un mese, dovremo investire almeno 310 €, a prescindere dal tipo di campagna. Altre indicazioni utili, più di tipo tecnico, sono reperibili direttamente nella guida ufficiale di Linkedin.

Dopo aver compreso i costi per acquistare impression sul nostro target e il limite minimo giornaliero per attivare una campagna sponsorizzata su LinkedIn, vediamo quali sono i costi medi per altre KPI, utili a valutare le nostre performance: 

  • CPC (costo per clic): 5 €
  • CPL (costo per lead): tra i 15 € e i 350 €

Anche questi costi possono risultare molto variabili, in base all’interesse che suscita la proposta pubblicitaria, il target selezionato, il Paese e il tipo di settore che intendiamo colpire. Se 5 € per clic o 350 € per contatto vi sembrano costi molto alti rispetto ad altre piattaforme, anche in questo caso il suggerimento che mi sento di dare è quello di considerare sempre ciò che c’è in gioco e il valore dei vostri obiettivi finali di conversione. Per fare un esempio banale, se tramite un modulo di contatto LinkedIn costato 200 € ricevo una richiesta di preventivo da decine di migliaia di euro, è chiaro che mi sto muovendo nella direzione giusta, verso un ritorno sugli investimenti decisamente positivo.

Come ultimo consiglio, considerate sempre le stime che la piattaforma pubblicitaria di LinkedIn suggerisce a destra nel pannello con le impostazioni di una campagna:

costo pubblicità linkedin

I costi elevati dell’advertising su LinkedIn impongono una pianificazione molto attenta delle campagne, un’analisi delle possibilità effettive offerte dal targeting disponibile sulla piattaforma e, soprattutto, esperienza. Tutto questo per ottenere i risultati sperati a un costo ragionevole, sfruttando al massimo le migliori soluzioni tecniche e strategiche. Come capire, quindi, se gli annunci su LinkedIn si adattano al vostro modello di business?

Contattateci per conoscere più nel dettaglio le opportunità offerte da questa piattaforma per le vostre campagne B2B in Italia o all’estero!

Luigi Mastandrea

Laureato in Filosofia e con un Master in Marketing e Comunicazione Digitale, dal 2012 supporta aziende e professionisti nel campo del Social Media Marketing. Nei primi anni di carriera ha concentrato la sua attività nella creazione di contenuti e piani editoriali, per poi specializzarsi nelle attività di advertising e performance marketing su tutte le piattaforme social. Ha all'attivo docenze in master e corsi universitari in Comunicazione Digitale.

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