LinkedIn: quando la formazione ai dipendenti fa decollare l’immagine dell’azienda e moltiplicare le opportunità di business

pagina azienda linkedin

In Italia, nel 2023, gli utenti LinkedIn risultano essere 18 milioni di cui attivi, secondo la ricerca We Are Social, circa 10 milioni.
Sempre secondo la stessa ricerca, in Italia la percentuale di persone che accede a LinkedIn almeno una volta al mese è del 25,9%, dato che posiziona LinkedIn solo al nono posto nella classifica delle piattaforme più utilizzate, dopo Whatsapp (89,1%), Facebook (77.5%), Instagram (72,9%), Messanger (50,6%), Telegram (46.5%), Tik Tok (37,5%), Pinterest (26.8%) e Twitter (26.4%).

Inevitabile chiedersi: perché allora tanto interesse rispetto a LinkedIn?
“Ça va sans dire”: di quelli elencati Linkedin è l’unico social network professionale.
Integriamo allora qualche altro dato giusto per rendere il quadro più completo: dati Linkedin di dicembre 2022 evidenziano come le aziende italiane (o comunque con sede in Italia) che hanno una pagina aziendale sono 619.000 (+10% del 2021), di cui PMI 451.000 (+ 8,5% del 2021). E pare che i numeri siano in ulteriore crescita!

Il tuo target è su LinkedIn? Se la risposta è si, la tua azienda deve essere su LinkedIn …. e tu pure.
Si ma, come?

LinkedIn: profilo personale versus pagina aziendale

Oltre all’ovvia considerazione che Linkedin è il canale social BtoB per eccellenza e che quindi, come tale, è funzionale per un’azienda sia ad intercettare il target Business – appunto – sia alla comunicazione istituzionale e corporate, è importante evidenziare che su Linkedin, a differenza degli altri social network, la pagina aziendale è decisamente passiva ed ha quindi delle funzionalità limitate – seppur nel tempo crescenti – rispetto ai profili personali.

Inoltre, la visibilità dei contenuti in pagina è molto ridotta – come si evince dall’analisi di pagine aziendali con pochissime interazioni a fronte di migliaia di follower – a meno che non si proceda con una promozione a pagamento, oppure non si “attivino” correttamente i profili personali rispetto alla pagina aziendale: insomma…a parità di pubblicazione, l’algoritmo “fa vincere “il profilo personale rispetto alla pagina aziendale in relazione a visibilità e impression.

Quindi, per un’azienda, attuare su LinkedIn una comunicazione strutturata e concertata – appunto – richiede non solo un piano editoriale efficace e cross rispetto agli altri media aziendali, ma anche il coinvolgimento di risorse aziendali “chiave”, ovvero l’azienda deve definire e concordare le corrette modalità di interazione dei profili personali “chiave” con la pagina aziendale al fine di supportarla e valorizzarla.

Ecco perché, inserire Linkedin nella propria strategia cross mediale, implica per l’azienda anche formare adeguatamente il team aziendale presente su questo canale: in questo articolo parleremo dei contenuti di un piano formativo Linkedin e presenteremo alcuni case study.

L’errore comune a tutte le aziende: presenziare o presidiare?

Ben inteso: essere presenti e presidiare correttamente un canale sono due cose molto diverse.
Presidiare è un termine militare che significa occupare un luogo, ai fini di controllo o difesa o tutela; significa mettere tutte le forze in campo e farle agire in maniera sinergica per “occupare” il giusto spazio nel social – in questo caso – attraverso contenuti e profili rilevanti.

Ed ecco che si fa più chiaro l’errore comune che compiono tutte le aziende quando vogliono essere su LinkedIn: presenziano e non presidiano. Il più delle volte quel “..siamo presenti su LinkedIn” significa non solo che ci troviamo davanti ad una pagina aziendale non completa, non ottimizzata che pubblica occasionalmente o secondo un piano editoriale non adeguato, ma soprattutto che l’azienda non ha schierato le “giuste forze” a supporto, cioè i profili personali che agiscono valorizzando e “rinforzando” i contenuti della pagina, stimolando l’interazione e il coinvolgimento degli utenti.

Insomma, in campo mancano le pedine che si muovono con e per la pagina aziendale.
Quindi, ogni volta che in agenzia proponiamo ad un’azienda una strategia di presidio su LinkedIn, nell’ambito chiaramente di una più ampia strategia multi canale o cross mediale, inseriamo in proposta anche un’attività formativa per le risorse chiave aziendali, con l’obiettivo di creare e/o formare le pedine affinché concorrano al raggiungimento degli obiettivi aziendali sul canale.

Profilo personale: fasi e contenuti della formazione LinkedIn

Su LinkedIn non ci si improvvisa o meglio, non ci si può improvvisare. Perché?
Perché ne va della nostra immagine professionale e, di conseguenza, di quella della squadra di cui portiamo la maglia. E Il paragone non è a caso…
Le risorse chiave dell’azienda devono essere guidate, attraverso una formazione strutturata, in queste tre fasi:

1. l’ottimizzazione del profilo personale;
2. la creazione di una rete di contatti;
3. la corretta gestione dei contenuti.

1. L’ottimizzazione del profilo personale

La facilità di creazione di un profilo personale sui vari social network, fa si che ci si ritrovi spesso con dei profili incompleti, non aggiornati o scritti in maniera casuale, a volte ironica, spesso con errori e con foto in cui “siamo venuti bene”… ma siamo sicuri di poter fare la stessa cosa su LinkedIn?
La risposta evidentemente è no. Soprattutto se il profilo è associato a quello dell’azienda per cui lavoriamo.
L’ottimizzazione del profilo personale su LinkedIn è la prima fase dell’attività formativa e consulenziale: il profilo deve essere “compilato” in maniera da poter essere posizionato sia all’interno del social che su Google.

La scelta delle parole chiave e il posizionamento in specifiche sezioni garantiscono appunto di poter comparire rispetto a precise ricerche.
Elemento determinante per la strategia di presidio aziendale è l’allineamento dei profili personali alla pagina aziendale: dall’immagine di copertina, al job title, ai contenuti multimediale, alla descrizione dell’esperienza lavorativa in corso. Tutto concorre a identificare che siamo parte di una squadra!

2. La costruzione di una rete di contatti di primo grado

Una volta sistemato il profilo, il piano formativo prevede la costruzione di una rete di contatti in target. Il grande dilemma è come mantenere l’equilibrio tra la quantità e la qualità della rete, perché se è vero che avere dei contatti in target è fondamentale per la propria strategia personale così come per quella aziendale, la dimensione della rete è indice di rilevanza.
L’attività di costruzione della rete è quindi un’attività relazionale, che in aula si traduce nella definizione di obiettivi personali rispetto ai quali si cerca di costruire relazioni professionali utili.

Ci sono metodi più o meno veloci per far crescere la rete di primo grado ma quello che è necessario ricordare che le relazioni sono umane – seppur mediate da un canale social – per cui valgono le regole dell’off line: l’educazione, l’attenzione, la biunivocità.
Nella fase di formazione aziendale, questa è la parte più lunga in cui vengono definite precise tecniche di ricerca, approccio e cura del contatto

3. La definizione dei contenuti “giusti”

“Cosa pubblico? E come?” Non posso solo attivarmi sui contenuti altrui?”
Queste sono solo alcune delle domande più frequenti che riguardano questa fase della formazione, il cui obiettivo è quello di fare in modo che i profili personali pubblichino correttamente i contenuti, siano essi testi, immagini, video, pdf etc.. sotto un punto di vista formale e non solo.
In aula si costruisce un piano editoriale personale, che prevede la pubblicazione di post personali e diverse modalità di attivazione rispetto ai contenuti della pagina aziendale, per fare in modo che aumenti la visibilità della pagina e che quindi i profili personali creino un boost rispetto al piano editoriale della pagina.

La gestione dei contenuti richiede la capacità di mettersi in gioco e sicuramente è la parte più difficile: è su questa parte che si attiva la strategia di personal branding in funzione anche del branding aziendale. Una buona strategia di presidio del canale può funzionare solo se segue una specifica metodologia che viene progettata, costruita, condivisa con ogni membro della squadra in aula.

Casi di successo e la loro replicabilità

Non potendo qui citare case history aziendali specifiche per evidenti motivi di privacy, vogliamo però raccontare, a titolo di esempio e ispirazione, differenti attività di presidio gestite da Noetica, anche attraverso il coinvolgimento dei profili personali delle risorse chiave aziendali.

Abbiamo infatti esperienza:

  • nella gestione della pagina Linkedin aziendale secondo un preciso piano editoriale cross mediale, condiviso con i dipendenti dell’azienda per permettere loro di attivarsi secondo le modalità condivise in aula; i dipendenti si fanno inoltre essi stessi parte attiva e propositiva anche rispetto a temi da inserire nel piano dei contenuti della pagina;
  • nella gestione della pagina LinkedIn aziendale e in quella dei profili personali delle figure manageriali dell’azienda, coordinando e integrando il piano dei contenuti aziendali con quello dei piani editoriali personali e le relative interazioni;
  • in mancanza e nell’impossibilità di creare una pagina aziendale per un comparto o business unit aziendale che ha necessità di valorizzare a tutte le aziende del gruppo i prodotti e i servizi proposti, viene progettato e realizzato un piano dei contenuti condiviso con tutto il team della business unit, la cui pubblicazione è a carico – a turno – dei singoli profili personali secondo temi e competenze specifiche: un perfetto esempio di comunicazione sinergica e integrata di una squadra, in mancanza della pagina azienda

Se anche tu sei interessato ad una consulenza o alla formazione Linkedin, contattaci qui: possiamo affiancare te e il tuo team, progettare e realizzare un’attività formativa ad hoc oppure gestire direttamente i canali LinkedIn della tua azienda.

 

Simona Bonciani

Imprenditrice, consulente esperta nell'area web marketing e comunicazione on line. Ha fondato a Bologna nel 2001 Noetica e si occupa della progettazione dei piani di comunicazione e web marketing strategico per medie e grandi aziende. Alla guida di un team di specialisti in strategie content ed editoria digitale, è formatrice senior e svolge consulenza e docenza in tutta Italia per numerose aziende private e per enti pubblici quali Comune di Bologna, Provincia Autonoma di Bolzano, Trentino Marketing, …

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