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Il 2014 è l’anno del mobile: vediamo quali sono le alternative per chi non ha un sito responsive
La maggior parte delle persone che hanno installato un programma di monitoraggio come Analytics, nel corso del 2013 avrà notato un aumento esponenziale delle visite da dispositivi mobile. Per quanto riguarda la mia esperienza personale, i siti che tengo sotto controllo, allo stato attuale, registrano percentuali non inferiori al 30%.
Un report pubblicato di recente racconta che gli abbonamenti mobile attivi in Italia sono 97 milioni, ovvero il 58% in più rispetto al totale della popolazione, ossia una persona su due ha almeno 2 SIM. Il mobile in Italia haa quindi una diffusione incredibile!
Avere un sito non ottimizzato per la navigazione per mobile, in queste condizioni, significa perdere 1 visitatore su 3. Vediamo allora quali sono le alternative per chi vuole avere un sito mobile friendly:
1. Sito Responsive
Vuol dire avere un unico sito che si adatta alle dimensioni di qualsiasi schermo, sia quello di un computer desktop a 27 pollici, che quello di un iPhone. I vantaggi di questa soluzione sono quelli di avere un unico template, un’unica risorsa da aggiornare e ottimizzare in chiave SEO. Lo svantaggio è relativo alla tipologia di contenuto proposto: in un sito responsive possiamo decidere di far sparire alcuni elementi visibili da desktop (come ad esempio una barra laterale) ma non possiamo in alcun modo proporre contenuti più sintetici che sono più funzionali alla lettura da mobile.
2. Dynamic Serving
In questo caso abbiamo un’unica URL, ma più template html e css che cambiano in base al dispositivo che effettua la richiesta. Il vantaggio di questo sistema è quello di offrire template personalizzati a seconda del dispositivo. I contenuti del sito rimangono gli stessi, tuttavia si tratta di una soluzione più costosa perché implica il fatto di creare e aggiornare una piattaforma complessa per la quale è necessario avere un bravo programmatore.
3. Sito “mobile” separato
L’altra alternativa è quella di avere un sito mobile separato, su una URL o un dominio differente (ad esempio m.nomesito.it). Significa avere un altro sito, quindi un’altra piattaforma da costruire, aggiornare e ottimizzare. Per quanto riguarda l’ottimizzazione poi, è necessario far comprendere al motore di ricerca che ci si trova di fronte ad una versione mobile di un sito, in modo da evitare penalizzazioni per duplicazione di contenuti. (Per i dettagli tecnici di questo aspetto vi rimando alla lettura di questo ottimo post di Dario Ciracì da cui ho tratto spunto per la scrittura di questo articolo). Si tratta certamente della soluzione più dispendiosa, ma anche della soluzione che garantisce migliori risultati.
A mio avviso infatti, per far in modo che le visite da mobile garantiscano le stesse performance delle visite da Desktop, bisogna concepire i contenuti tenendo conto delle caratteristiche di quella specifica visita. Chi naviga da mobile vede il sito attraverso uno schermo relativamente stretto. Il contenuto allora deve essere, a parer mio, particolarmente sintetico e arricchito da elenchi puntati ed altri elementi grafici che facilitino la lettura. Bisogna sottolineare che nella categoria mobile non rientrano i tablet, che, consiglia Google, è più opportuno reindirizzare sulla versione desktop del sito.
Un buon esempio: CheBanca!
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Di questi aspetti, come di altri, parleremo la prossima settimana al corso di Web Marketing Avanzato, durante il quale mostrerò quello che secondo me è un buon esempio di questa terza soluzione: il sito CheBanca! Nella versione desktop offre ogni tipo di informazione, mentre nella versione “mobile” offre una versione snella e ridotta, in cui vengono proposti solo alcuni prodotti e sono messi bene in evidenza i numeri telefonici da chiamare per avere informazioni e una pagina per cercare la filiale più vicina.
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