Ansia da aggiornamento social, atto II.
Sì, perché Instagram non conosce pause…e noi di Noetica nemmeno! Dopo il primo round di novità svelate a inizio anno (se te lo sei perso, recupera subito l’articolo “Instagram lancia le novità 2025: cosa dobbiamo aspettarci?”), la piattaforma di casa Meta torna a sorprenderci con un nuovo pacchetto di aggiornamenti per il 2025, che cambieranno ancora una volta il modo di fare social media marketing.
Dalle nuove metriche avanzate per i Reels alla tanto attesa indicizzazione dei contenuti su Google, passando per strumenti sempre più evoluti per creator e brand, con i nuovi aggiornamenti 2025, Instagram continua la sua corsa verso un ecosistema integrato, dove visibilità e strategia parlano la stessa lingua.
Quindi no, non è ancora il momento di rilassarsi: se pensavi di aver capito tutto del nuovo algoritmo, sappi che siamo solo a metà del viaggio. In questo articolo analizziamo le ultime novità 2025, come usarle al meglio nella tua strategia e perché possono fare la differenza tra un profilo che semplicemente posta e un brand che performa.
Il nuovo formato che spiazza (e divide): benvenuto 5120×1080
Se pensavi che il panorama dei formati Instagram fosse ormai tutto verticale, preparati a un colpo di scena: sta emergendo un nuovo standard ultra-wide che sta già facendo parlare chi crea contenuti più cinematografici. Si tratta del formato 5120 × 1080, una striscia orizzontale super larga che rompe le regole, interrompe lo scroll monotono e attira lo sguardo come poche altre cose riescono a fare.
Questo super wide Reel, già in uso da brand visionari e case di produzione, appare come un Reel classico (entra nel feed e nella Reel Tab), ma visivamente rompe ogni schema verticale a cui siamo abituati. Il suo utilizzo richiede una dose di strategia: se hai già video tagliati in questo formato, è il momento di sperimentarli. Altrimenti, valuta di ritoccare e adattare contenuti già esistenti mantenendo il soggetto principale centrale e leggibile (senza testi troppo vicini ai bordi). Tieni presente che Instagram stessa, per testare la reazione della community, tende a spingere questi formati nella sezione Esplora per verificare l’engagement e decidere se investirci davvero. Quindi sì, questo è il momento migliore per inserirli nella tua strategia, anche se non è detto che diventino lo standard definitivo.
Non è un formato perfetto perché porta con sé problemi di lettura del testo, crop indesiderati e compatibilità mobile. Tuttavia proprio l’effetto anomalo potrebbe trasformare un contenuto ordinario in qualcosa che arresta lo swipe. In un mare di verticali, il 5120×1080 può essere il contrappunto visivo che mancava al tuo feed. Pensaci!
Instagram apre le porte a Google: arriva la SEO per i post
Addio ecosistema chiuso, benvenuta indicizzazione. Da ora in poi i tuoi post Instagram possono comparire direttamente su Google. È la novità che segna un vero punto di svolta per la piattaforma, trasformando il social più visivo di sempre in un alleato strategico anche per la SEO. Se fino a poco tempo fa l’ottimizzazione era una questione tutta interna al feed, ora il campo di gioco si amplia: Instagram entra ufficialmente nel radar del motore di ricerca più usato al mondo.
Tutto parte da un aggiornamento introdotto tra luglio e agosto 2023, quando Meta ha iniziato a chiedere agli utenti se desiderano rendere i propri contenuti indicizzabili. La condizione è semplice ma decisiva: il profilo deve essere pubblico e di tipo professionale (creator o business), con l’opzione di indicizzazione attiva nelle impostazioni. Da qui, il resto è pura strategia: scegliere le keyword giuste e inserirle nella prima riga della caption diventa essenziale per migliorare la visibilità non solo su Instagram, ma anche tra i risultati di ricerca Google.
In altre parole, i tuoi post non vivranno più solo nel feed dei follower, ma potranno intercettare nuovi utenti anche al di fuori della piattaforma. È l’inizio di una nuova era per la social SEO, dove parole chiave, ottimizzazione dei profili e digital branding si intrecciano per costruire una presenza online coerente, trovabile e, soprattutto, strategicamente visibile.
Nuove frontiere creative: arrivano gli AI Character nei DM
Instagram non smette di sperimentare, e questa volta lo fa portando l’Intelligenza Artificiale direttamente nelle chat. La nuova funzionalità AI Character, accessibile dalla casella dei DM tramite un’icona a forma di stella marina, permette di creare veri e propri assistenti virtuali personalizzati, una sorta di custom GPT, con cui gli utenti possono interagire in modo libero e continuativo.
Come funzionano gli AI Character e cosa cambia per i brand
L’obiettivo è chiaro: trattenere le persone più a lungo sulla piattaforma, offrendo esperienze sempre più immersive e su misura. Ogni brand, creator o utente può progettare il proprio personaggio AI, dotandolo di nome, personalità e tono di voce, per poi lasciare che il pubblico ci interagisca in chat. Una mossa che segna l’ingresso di Instagram nel territorio del marketing conversazionale, anche se per ora la funzione resta più ludica che strategica. Infatti, al momento non esiste una reale finalità di business: chi crea un AI Character può monitorare solo numero di messaggi, chat e feedback, ma non ha accesso ai contenuti delle conversazioni né alle risposte generate dall’intelligenza artificiale.
È una fase sperimentale, ma il potenziale è enorme: Meta sta già testando gli AI Business su Facebook e WhatsApp per attività di customer care e vendita, e Instagram potrebbe essere il prossimo passo.
In prospettiva, questi strumenti aprono un nuovo capitolo per la social strategy dei brand: creare personaggi AI coerenti con il brand purpose potrebbe diventare un modo inedito per generare engagement, stimolare la curiosità e rafforzare la relazione con la community.
Nuove metriche, nuovi insight: Instagram alza l’asticella dell’analisi dei contenuti
Per chi ama leggere tra i numeri, le nuove funzioni di Instagram 2025 portano una ventata d’aria fresca. Instagram ha deciso di ampliare (e potenziare) le metriche disponibili per Reels e Caroselli, trasformando la sezione Insight in una vera e propria miniera di dati utili per creator e social media manager. L’obiettivo è chiaro: permettere un’analisi più precisa del comportamento degli utenti e, di conseguenza, creare contenuti sempre più mirati ed efficaci. Tra le novità più interessanti spiccano:
- l’analisi dei like, che consente di visualizzare il momento esatto in cui gli utenti mettono mi piace durante un reel: un’informazione preziosa per capire quali secondi catturano davvero l’attenzione (e quali invece fanno scorrere il dito verso l’alto).
- La skip rate, la metrica che misura quando e dove il pubblico decide di abbandonare il contenuto: perfetta per individuare i punti deboli di un video o di un carosello e ottimizzare la narrazione visiva.
- I nuovi dati demografici: Instagram ora mostra la fascia d’età e la provenienza geografica del pubblico raggiunto dai Reels virali, così da distinguere le visualizzazioni che contano da quelle di passaggio. Non tutte le viralità sono uguali, e questa funzione aiuta a capire se un contenuto sta davvero arrivando al target giusto per gli obiettivi di business.
- La metrica account raggiunti viene sostituita da spettatori: un termine che racconta meglio l’intento di Meta, cioè misurare non solo chi vede un contenuto, ma chi lo vive.
Con queste novità, Instagram punta a rendere l’analisi dei dati più trasparente, strategica e, soprattutto, utile per costruire community autentiche. In altre parole: non basta contare i numeri, bisogna imparare a leggerli davvero.
Algoritmo questo sconosciuto: come funzionano davvero i contenuti su Instagram?
Dopo anni di misteri, teorie e leggende metropolitane, Instagram ha deciso di fare un po’ di chiarezza: no, non esiste un solo algoritmo che governa tutto, ma ben quattro, ciascuno con regole, obiettivi e criteri di valutazione differenti. In altre parole, non è lo stesso motore a spingere i tuoi contenuti nel feed, nelle Stories o nella sezione Esplora. È come se Instagram avesse quattro cervelli specializzati, ognuno pensato per un preciso tipo di esperienza utente.
Nel dettaglio, l’algoritmo del feed punta a mostrarti i contenuti delle persone che segui e con cui interagisci di più, quello della Reel tab privilegia video brevi e coinvolgenti capaci di trattenere l’attenzione, mentre le Stories danno priorità ai legami più stretti, premiando la costanza di pubblicazione e le interazioni dirette (come risposte o reaction). Infine, la Sezione Esplora è il regno della scoperta: qui l’algoritmo propone contenuti nuovi, scelti in base agli interessi e ai comportamenti dell’utente.
La vera novità è che Instagram ha anche chiarito il peso strategico dei diversi formati: non tutti servono allo stesso scopo e la chiave del successo sta nel mix. Se vuoi raggiungere nuovi pubblici, punta su reel e caroselli, perfetti per espandere la visibilità e comparire nella Reel tab. Se invece l’obiettivo è mantenere viva la relazione con la community, non dimenticare foto singole e stories, che restano i formati più efficaci per stimolare interazione e fidelizzare. E per nutrire i fan più affezionati, ci sono live e canali broadcast, ideali per creare un dialogo diretto e continuo con chi ti segue da vicino.
In sintesi, non esiste una formula magica: ogni formato parla un linguaggio diverso e raggiunge un pubblico specifico. Il segreto è saperli combinare con equilibrio, alternando sperimentazione e coerenza. In fondo, la nuova regola dell’algoritmo è una sola: non cercare di ingannarlo, impara a danzare con lui.
Addio hashtag magici, benvenuta viralità algoritmica
Dimentica l’epoca in cui bastava infilare dieci hashtag per finire in Esplora: nel 2025 la visibilità su Instagram non si conquista più a colpi di #strategy, ma grazie all’intelligenza dell’algoritmo. A confermarlo è stato direttamente Adam Mosseri, CEO di Instagram, che ha chiarito una volta per tutte il ruolo (ormai secondario) degli hashtag: servono solo a classificare un contenuto, non a renderlo virale. In pratica, puoi usarne tre o cinque se aiutano l’algoritmo a capire di cosa parli, ma non aspettarti miracoli. La vera partita si gioca altrove: sulla clusterizzazione del tuo profilo, ovvero sulla capacità di comunicare in modo coerente chi sei, di cosa tratti e a chi ti rivolgi.
La buona notizia? La viralità è diventata più democratica. Anche i profili con pochi follower possono raggiungere numeri da capogiro, grazie al sistema di trial introdotto da Meta: ogni contenuto viene mostrato inizialmente a un piccolo gruppo di utenti non follower e, se genera buoni tassi di interazione, viene progressivamente spinto a un pubblico sempre più ampio. Tradotto: se il contenuto funziona, l’algoritmo non guarda il tuo numero di follower, ma la tua capacità di catturare attenzione e stimolare engagement.
Per i brand e i creator, questo significa un cambio di prospettiva radicale: meno ossessione per i trucchetti, più focus su qualità, pertinenza e storytelling. Ogni post deve dire qualcosa di chiaro, utile o emozionante, perché oggi la viralità non si insegue, si merita! E se proprio vuoi usare gli hashtag, sceglili come si sceglie il contorno giusto per un piatto perfetto: con equilibrio, senza esagerare e solo se servono davvero a esaltare il piatto principale, il tuo contenuto di valore.
Edits: il nuovo alleato dei creator
Dimentica i montaggi complicati e le app esterne: con Edits, Instagram vuole diventare la tua sala di montaggio personale. Lanciato ufficialmente il 13 marzo 2025, lo strumento di editing video di Meta promette di cambiare il modo in cui creator e brand realizzano contenuti, offrendo un pacchetto completo di funzioni professionali:
- montaggio fino a 10 minuti in Full HD;
- esportazione senza watermark;
- gestione avanzata dei progetti e insight sulle performance.
Ma il vero punto di forza è l’Intelligenza Artificiale, che entra in gioco con animazioni automatiche, effetti speciali potenziati e un green screen di ultima generazione, perfetto per chi vuole alzare il livello senza ricorrere a tool esterni come CapCut. E non è tutto: con i nuovi aggiornamenti, Edits diventa ancora più performante. Su iOS arrivano i frame personalizzabili, mentre la musica royalty free è finalmente integrata direttamente nel tool, rendendo il processo di montaggio più fluido e creativo.
Secondo Mosseri, i post pubblicati direttamente da Edits godono anche di un piccolo boost di visibilità: un incentivo non da poco per chi vive di reach e engagement. I social media manager più attenti già lo usano per rifiniture finali, come l’aggiunta di sottotitoli o effetti di transizione, prima della pubblicazione. Insomma, con Edits, Instagram punta a semplificare la vita ai creator, premiare chi resta dentro l’ecosistema Meta e conquistare anche chi finora montava video altrove. Il messaggio è chiaro: il futuro dei contenuti si gioca (e si monta) direttamente dentro l’app.
Nel 2025 Instagram continua a sorprenderci, sperimentando formati e linguaggi che cambiano il modo di raccontarsi online. Dal nuovo 5120×1080 ai continui aggiornamenti su Reels, feed e strumenti creativi, la piattaforma evolve a ritmo impressionante … e noi con lei!
Sul blog di Noetica troverai sempre analisi, approfondimenti e consigli pratici per restare al passo con le novità e trasformarle in vantaggio competitivo. Perché in un mondo che corre veloce, la differenza la fa chi sa leggere i cambiamenti prima degli altri. Contattaci per una consulenza personalizzata e scopri come trasformare le novità di Instagram in una strategia di social media marketing vincente.
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