Intervista a Sara Mariani su strumenti del mestiere e metodo di lavoro
I nostri incontri dedicati al Web Writing e SEO copy hanno suscitato negli ultimi anni l’interesse di molti tanto da fare 4 edizioni in un solo anno. Questo risultato ci ha permesso di fare due considerazioni:
1. Il primo corso della stagione 2014 – 2015 sarà proprio in Web Writing & SEO Copy per dare l’opportunità di partecipare anche a chi non lo ha ancora fatto! Affrettatevi perché i posti vanno via come il pane 🙂
2. Sono in tanti i “comunicatori” a vario titolo che vogliono sapere di più circa i contenuti da pubblicare. Aspiranti web writer di professione ma soprattutto marketer di piccole e medie aziende che devono fare i conti con corporate blog, pagine social e newsletter cercano un appiglio per la loro partenza.
La seconda considerazione ci ha portato, in un ragionamento successivo (i nostri criceti non hanno ancora smaltito i chili presi nelle vacanze di Natale), a individuare l’elemento che più di tutti intimorisce gli addetti alla comunicazione aziendale: il corporate blog. Così, abbiamo chiesto a Sara Mariani, la nostra rockstar della tastiera, di approfondire questo aspetto così importante nel lavoro di un web writer.
Innanzitutto, Sara, è così indispensabile avere un blog aziendale?
Ragioniamo per analogie: se il nostro sito internet equivale al nostro negozio, il corporate blog è uno spazio attiguo al nostro negozio in cui organizziamo laboratori e happening per i nostri clienti e la comunità di appassionati. Questo spazio oltre a piacere agli avventori, piace anche a Google. Ed è uno spazio per traghettare utenti dai social network nel nostro “territorio”. Basta chiarire questo concetto per risolvere tutti i dubbi che attanagliano chi poi si trova a gestire i contenuti di un blog.
Che genere di dubbi?
Fondamentalmente, le incertezze riguardano cosa pubblicare. Piccole e medie imprese locali non possono incentrare un blog sulle novità dei propri prodotti o dell’azienda, perché non avrebbero abbastanza materiale da pubblicare. E non c’è niente di più triste che un blog non aggiornato… Basta, quindi, organizzare un piano redazionale che riguardi il settore aziendale e che, soprattutto, interessi il nostro target di riferimento. Vendiamo filati? Quanto può interessare alle nostre clienti appassionate di knitting (lavoro a maglia) il modo di lavorazione del cachemire dalla tosatura della capra alla filatura? Poco o niente. Mentre saranno sicuramente più interessate a scoprire nuove tendenze, a guardare tutorial sulla realizzazione di particolari lavorazioni o accessori. Insomma, il punto di partenza, come per ogni strategia di marketing, è conoscere a chi ci rivolgiamo.
Perfetto, dopo aver scoperto che il segreto per iniziare bene è conoscere il target di riferimento, vi diamo appuntamento al 29 e 30 settembre per continuare il capitolo Web Writing e SEO copy con Sara.