Nel mondo del marketing digitale, i nano influencer sono il segreto meglio custodito per quei brand che puntano tutto su autenticità e vicinanza al consumatore. Questi influencer hanno piccoli ma affiatati gruppi di follower – generalmente tra 1.000 e 10.000 persone – e proprio per questo vengono percepiti come voci autentiche e affidabili, grazie al legame sincero e stretto che hanno con la loro community.
Se vuoi un consiglio che sembra venire dal vicino di casa e non da una star patinata, i nano influencer sono esattamente la voce che serve.
Abbiamo già parlato in un articolo precedente dell’importanza di coinvolgere i nano influencer nelle strategie di marketing. Perché? Perché quando hai bisogno di un messaggio autentico, che parli a pubblici specifici senza far esplodere il budget, sono davvero la chiave del successo. Oggi, però, facciamo un passo in più: diamo uno sguardo a come brand come Mutti, Garofalo, Fior Fiore Coop, Loacker e Cirio hanno trasformato i nano influencer in una risorsa strategica per connettersi, in modo efficace e genuino, con i consumatori italiani.
Casi studio nel settore food: 5 brand italiani e le loro strategie con i nano influencer
Mutti
Mutti, un gigante nella produzione di pomodori, ha trovato il modo perfetto per avvicinarsi ancora di più ai consumatori, coinvolgendo oltre 3.000 nano influencer appassionati di cucina per promuovere la sua linea di pesti (Verde, Rosso e Arancione).
Questi influencer hanno portato i pesti Mutti nelle loro cucine, condiviso sui social le loro esperienze e utilizzato hashtag come #PestiDiPomodoroMutti e #MuttiPomodoro per amplificare il messaggio. Hanno utilizzato i pesti Mutti nelle ricette di ogni giorno, documentando quei momenti di convivialità tra amici e in famiglia, tra risate e condivisioni.
E non si sono limitati alla sfera digitale: hanno anche organizzato oltre 6.500 eventi offline tra cene e pranzi casalinghi che hanno coinvolto circa 800.000 persone tra amici, parenti e vicini.
Il risultato? Una campagna che ha generato 7,5 milioni di impressioni potenziali. Ancora più importante, il 95% dei partecipanti ha detto che consiglierebbe il prodotto e l’89% ha dichiarato che lo acquisterebbe. È il tipo di fiducia che solo una voce genuina può generare. Mutti ha dimostrato che, con un pizzico di autenticità e l’approccio giusto, anche un prodotto semplice come un pesto può diventare il cuore di momenti speciali – e le persone sono pronte a condividerlo, ad apprezzarlo e a farlo proprio.
Garofalo
Pasta Garofalo ha scelto di andare oltre il semplice piatto di pasta, facendo squadra con nano influencer locali per portare in tavola tutto il carattere della cucina regionale italiana. In Campania e Lazio, terre di ricette storiche, il brand ha voluto celebrare i piatti simbolo – come la pasta alla genovese e la carbonara – puntando sull’autenticità e sull’amore per le tradizioni, così da trasformare ogni post in un piccolo viaggio nelle cucine di casa.
Gli influencer hanno condiviso le loro ricette e i segreti di famiglia, usato la pasta Garofalo come ingrediente fondamentale e mostrato come la qualità del prodotto faccia la differenza. In questo modo, Garofalo, ha così consolidato la propria immagine come marchio che parla alle radici del gusto italiano, guadagnando la fiducia e la lealtà del pubblico locale. Con questa campagna, ha dimostrato che la sua pasta non è solo un alimento, ma un autentico pezzo di tradizione che sa di casa e di storie.
Fior Fiore Coop
Fior Fiore Coop, la linea gourmet di Coop Italia, ha scelto nano influencer per trasformare aperitivi virtuali e ricette in momenti di autentico gusto da condividere. L’obiettivo? Rendere i prodotti Fior Fiore protagonisti di esperienze di qualità accessibili a tutti. Gli influencer hanno proposto abbinamenti essenziali e raffinati con formaggi, salumi e vini della linea, trasformando ogni aperitivo in un’occasione speciale.
Amici e famiglie, anche a distanza, si sono ritrovati attorno a questi prodotti in un contesto informale, ma curato, per sentirsi parte dell’esperienza. La campagna ha generato un alto engagement e ha posizionato Fior Fiore come un marchio di qualità, ma alla mano. Questa iniziativa ha creato una vera comunità intorno al brand e ha dimostrato che il gourmet può essere condiviso – proprio come piace agli italiani.
Loacker
Loacker ha deciso di fare le cose con il cuore e si è affidata ai nano influencer per raccontare storie piene di dolcezza. L’obiettivo era chiaro: usare i celebri wafer per evocare emozioni familiari e mostrare come la genuinità renda speciali i piccoli piaceri quotidiani. Gli influencer hanno condiviso ricordi, momenti di dolcezza legati ai prodotti Loacker, ricette casalinghe e rituali familiari che fanno parte della tradizione italiana da generazioni.
La qualità degli ingredienti e l’attenzione ai dettagli sono stati il cuore della campagna, una celebrazione della “dolcezza autentica” che parla di casa, calore e momenti preziosi da vivere insieme. La campagna ha rafforzato l’immagine di Loacker come brand di fiducia e piacere genuino, creando un legame profondo e personale con il pubblico. Loacker ha mostrato che dietro ogni wafer c’è una storia, e che la vera dolcezza risiede nella semplicità dei piccoli gesti di ogni giorno.
Cirio
Cirio ha scelto di puntare sulla familiarità e la fiducia che i nano influencer riescono a trasmettere, promuovendo i suoi prodotti come ingredienti essenziali nelle ricette della tradizione italiana. Con i suoi pomodori, Cirio oltre a essere un marchio, è un simbolo della cultura culinaria italiana e un elemento della memoria collettiva delle famiglie.
Gli influencer hanno condiviso ricette legate alla loro storia familiare, utilizzando i prodotti Cirio per dare vita a salse fatte in casa e ai sughi della domenica. Ogni contenuto ha raccontato la qualità degli ingredienti e l’importanza di mantenere vive le tradizioni in cucina, e ha trasformato ogni piatto in una storia di passione e autenticità. La campagna ha rafforzato l’immagine di Cirio come brand di fiducia, radicato profondamente nella cultura culinaria italiana.
L’importanza dei Nano Influencer per i brand
Le campagne con nano influencer sono un vero “asso nella manica” per il settore food, dove autenticità e fiducia non sono solo desiderabili, ma essenziali. A differenza dei macro e micro influencer, i nano influencer hanno una connessione intima e sincera con il loro pubblico, e proprio per questo motivo, i consumatori vedono i loro consigli come affidabili e genuini.
I nano influencer funzionano così bene in questo settore perché:
- non si presentano con un’immagine “patinata” – sono persone comuni, reali, proprio come i loro follower. Questo li rende perfetti per promuovere prodotti alimentari, perché chi li segue sa che possono fidarsi delle loro raccomandazioni, come se arrivassero da un amico;
- hanno un legame forte con la loro community che porta a generare livelli di engagement molto più alti rispetto ai profili di influencer più famosi. Questo significa che i brand possono raggiungere un pubblico davvero interessato e coinvolto, che interagisce e presta attenzione al messaggio;
- collaborare con loro è conveniente, e questo permette alle aziende di investire in modo mirato, raggiungendo community specifiche senza dover mettere in gioco budget enormi. È una soluzione win-win, in cui entrambi ottengono un risultato prezioso;
- i brand possono scegliere i nano influencer in base alla posizione geografica o alla specifica community che rappresentano. Pensiamo a Garofalo, che ha scelto influencer locali per esaltare la cucina regionale: questa flessibilità aumenta la rilevanza del messaggio.
Le collaborazioni con nano influencer hanno aiutato brand come Mutti, Garofalo, Fior Fiore Coop, Loacker e Cirio a creare legami sinceri con il pubblico e rafforzato la fiducia e la vicinanza al marchio.
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Immagine di anteprima da Shutterstock @Simona Pillola 2
