Nano Influencer: come sceglierli e coinvolgerli in una collaborazione di successo

Nano influencer chi sono

Oggi ti parliamo di una tendenza che sta prendendo sempre più piede nel mondo del digital marketing: il coinvolgimento di nano influencer. Queste persone, con community piccole ma super coinvolte, stanno cambiando il modo in cui i brand si connettono davvero con il loro pubblico. Non servono numeri esagerati per avere un grande impatto, e questi piccoli ma potenti creator digitali lo dimostrano ogni giorno. Con community piccole ma fortemente coinvolte, i nano influencer sanno come costruire fiducia e relazioni autentiche, caratteristiche che li rendono preziosi per qualsiasi campagna di digital marketing.

Ti abbiamo già parlato dei virtual influencer, quei personaggi digitali che sembrano usciti da un videogioco ma interagiscono con noi come fossero reali, e del potere degli UGC (User Generated Content), i contenuti creati spontaneamente dagli utenti – recensioni, post, video – che danno ai brand credibilità e autenticità.

Oggi, però, vogliamo portarti alla scoperta dei nano influencer, soggetti che hanno pochi follower, ma molto fedeli, e sanno come farli innamorare di un brand. Chi sono davvero? E perché, proprio grazie al loro seguito più ristretto, riescono a fare la differenza? Scopriamolo insieme!

Cosa sono i nano influencer e come si differenziano dai micro influencer?

I nano influencer sono persone che hanno un piccolo seguito sui social, di solito tra i 1.000 e i 10.000 follower. La differenza rispetto ai micro influencer (che contano tra i 10.000 e i 100.000 follower) è che i nano influencer si focalizzano su nicchie super precise: possono essere appassionati di moda, tecnologia, benessere o, ad esempio, di cibo.

Il loro pubblico è piccolo, sì, ma incredibilmente coinvolto. I follower li vedono come persone reali, con le stesse passioni e interessi, e per questo si fidano dei loro consigli. I nano influencer sanno costruire un rapporto autentico con la loro community, fatto di interazioni sincere e contenuti pensati su misura per chi li segue.

In Italia, ad esempio, è facile trovare nano influencer che raccontano prodotti locali o tradizioni culinarie regionali. E questa connessione così diretta e genuina è il vero punto di forza: non c’è filtro tra loro e il pubblico, e proprio per questo riescono a parlare alle persone in modo vero, semplice e spontaneo, e creano un legame che va oltre la pubblicità.

Perché i nano influencer stanno guadagnando popolarità tra i brand italiani?

I nano influencer hanno una marcia in più: con pochi follower ma altamente coinvolti, creano connessioni autentiche che i grandi influencer spesso non riescono a ottenere. Il loro pubblico si fida e si affida, perché li percepisce come persone vere, vicine e genuine.

Sempre più brand italiani stanno capendo che conta più la qualità che la quantità. Non è necessario avere un esercito di follower per fare la differenza, soprattutto se si punta su nicchie specifiche. Un esempio? Nano influencer che promuovono piccole realtà locali: una cantina, un artigiano, un mercato contadino. Questi racconti risuonano più profondamente delle solite pubblicità.
Collaborare con un nano influencer vuol dire entrare nella vita delle persone in modo diretto e sincero. Ed è proprio questa fiducia che rende la collaborazione così potente, sia che si tratti di moda, tech, benessere o cibo.

Vediamo ora perché collaborare con un nano influencer può fare la differenza:

  • un engagement che spacca: i suoi follower non sono semplici numeri, ma fan veri. Un consiglio da un nano influencer? Fiducia assicurata! Se consiglia un ristorantino nascosto o un prodotto locale, il suo pubblico ci crede davvero.
  • non servono budget esagerati: spesso per coinvolgere un nano influencer basta inviargli prodotti o offrire esperienze di suo interesse in cambio.
  • una targettizazzione precisa come un laser: vuoi parlare a vegani, amanti dell’artigianato o del cibo senza glutine? Il nano influencer ti porta dritto dritto alle persone giuste, senza dispersioni.
  • puoi dimenticare le pubblicità patinate: i suoi contenuti sono diretti e spontanei, come un consiglio tra amici. Che sia una recensione o un video, il messaggio del nano influencer arriva chiaro e convincente.

Come trovare i nano influencer …

Scegliere il nano influencer giusto è come trovare l’ingrediente segreto che trasforma una semplice ricetta in un piatto irresistibile. Ma come fare la scelta giusta? Segui questi passi fondamentali:

Definisci i tuoi obiettivi

Vuoi lanciare un nuovo prodotto, aumentare la visibilità del brand o puntare su una nicchia specifica? Chiarire i tuoi obiettivi ti aiuta a capire esattamente quale tipo di influencer può rappresentare al meglio il tuo brand e farlo emergere nel modo giusto.

Scegli le piattaforme giuste

Ogni piattaforma ha il suo pubblico. Instagram è il posto ideale per contenuti visivi come moda, design o beauty, mentre TikTok è perfetto per video brevi e creativi, specialmente per raggiungere i più giovani. YouTube, con i suoi video più lunghi, funziona bene per tutorial e approfondimenti. Se il tuo brand è nel settore food, Instagram e TikTok sono ottimi per raggiungere gli amanti della cucina. Verifica l’autenticità dei follower: non guardare solo i numeri: l’engagement è ciò che conta davvero. Usa strumenti come Social Blade per assicurarti che i follower siano reali e coinvolti.

…e come selezionare quello “giusto”

Trovare il nano influencer “giusto” può davvero fare la differenza per il successo della tua campagna. Ecco qualche dritta per individuare quello perfetto:

  • trova la tua nicchia: non basta un influencer qualsiasi, serve qualcuno che parli la stessa lingua del tuo brand. Il segreto? Il suo pubblico deve essere il tuo target.
  • Valuta la qualità dei contenuti: non è una questione di numeri, ma di stile. I suoi contenuti devono essere curati, creativi e in linea con i valori del tuo brand. Se l’influencer sa rendere bello e interessante anche il più semplice dei prodotti allora sei sulla strada giusta.
  • Valuta l’engagement, non solo il numero di follower: verifica quanto il nano influencer interagisce con la sua community. Risponde ai commenti? Crea discussioni reali? Un nano influencer che si connette davvero con i suoi follower può avere un impatto maggiore rispetto a uno con tanti follower ma poche interazioni.

Come collaborare con i nano influencer: 3 consigli per una collaborazione proficua 

Hai trovato il nano influencer giusto? Ottimo! Ora vediamo come fare in modo che la collaborazione sia un successo, seguendo alcune semplici ma efficaci regole.

Offri prodotti o esperienze speciali

I nano influencer amano vivere esperienze uniche o ricevere prodotti che raccontano qualcosa del brand. Invece di pensare solo a pagamenti tradizionali, potresti offrire loro qualcosa di più personale. Se sei nel mondo del food, ad esempio, invitali a una cena speciale o a una degustazione.

Sii trasparente

Nel mondo digitale, la trasparenza è fondamentale. Assicurati che l’influencer dichiari apertamente la collaborazione. Il pubblico italiano apprezza chi è sincero e diretto, e questo rende il messaggio ancora più credibile.

Monitora senza stress

Tieni d’occhio i risultati: verifica l’engagement, le interazioni e l’impatto sulle vendite o sulla visibilità del brand. Questo ti aiuterà a capire cosa ha funzionato e dove migliorare. Ma non stressarti troppo: la cosa più importante è costruire relazioni solide e durature, non inseguire solo i numeri!

In questo articolo, abbiamo analizzato il fenomeno dei nano influencer e osservato come sempre più brand stiano includendo queste figure nelle loro strategia di digital marketing. In un articolo di prossima uscita ti presenteremo 

Noi di Noetica sappiamo come individuare quelli perfetti per te, quelli che incarnano i tuoi valori e parlano il linguaggio del tuo pubblico. Contattaci e insieme costruiremo collaborazioni che porteranno il tuo brand direttamente nelle case e nella vita delle persone, con strategie su misura capaci di fare davvero la differenza.

Immagine di anteprima da Shutterstock @Ivanko80

Antonio Pastore

Dopo una laurea in Lingue e Letterature Straniere e un master in Marketing e Comunicazione d’Impresa a Bologna, si è lanciato in un tour personale dell’Italia come copywriter. Ha lasciato tracce (di inchiostro) a Trieste, Roma, Milano e Parma, prima di tornare a Bologna, dove ha messo radici ed è diventato freelance. Collabora con Noetica dal 2024: scrive per il blog dell'agenzia e collabora a progetti editoriali legati al mondo del food.

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